Elettra Lamborghini: Tra Consapevolezza e Ambizione – Elettraton e i Sogni Futuri

“ELETTRATON” è pronto per riconsegnare lo scettro della musica reggaeton italiana alla sua iconica queen dopo il successo multiplatino di brani come “Pistolero”, “Caramello” e molti altri.

ELETTRA LAMBORGHINI, alla sua seconda prova discografica, è riuscita con queste 10 tracce a costruire un vero e proprio ponte tra Milano, Madrid e Miami, le sue città d’elezione e quelle in cui questo disco è venuto alla luce.

Elettra ha seguito fin dall’inizio ogni aspetto di questo progetto, dalla scelta delle basi alle produzioni, dalla scrittura dei testi alle foto e alle grafiche. Un lavoro questo che è durato mesi di scambi e confronti continui per arrivare ad un prodotto che fosse pienamente al centro del mondo di Elettra, un mondo fatto di leggerezza e allegria, di colore e di musica capace di intrattenere il pubblico di tutte le età. Il reggaeton, cultura da cui Elettra attinge a piene mani, ha dimostrato negli ultimi anni di poter essere il linguaggio musicale non solo del paese in cui è nato ma di tutto il mondo ed Elettra riesce a mixarlo sapientemente con la giusta dose di pop internazionale.

Il mondo di Elettra Lamborghini è a tutti gli effetti un mondo fatto di contaminazioni, lingue (oltre l’Italiano e l’inglese è lo spagnolo la lingua più amata da Elettra e che lei ha scelto per esprimersi), immagini e suoni che si rincorrono dall’Europa agli Stati uniti fino in Sud America.

Ciao Elettra e benvenuta su FrequenzaItaliana,
come prima cosa vorrei chiederti come nasce questo nuovo progetto discografico?

Nasce da 3 anni di lavoro intenso, dopo Sanremo ho avuto modo di pensare, mi sono detta che avrei dovuto migliorare e dare il meglio di me stessa, ho racimolato tanti bei singoli che pensavo potessero essere forti proprio come tali.
In questo periodo ho cercato di migliorare me stessa mi sono schiarita le idee, volevo dare un cambio alla qualità di Elettra. Ed ecco Elettraton!
Ho deciso di farlo uscire a giungo perché causa covid abbiamo dovuto annullare parecchie cose (concerti, instore ecc), quest’estate voglio essere a completa disposizione dei miei fan, voglio vivere per loro.
Mi sento che sia una cosa dovuta dopo questi anni.

Milano-Miami-Madrid un disco nato in giro per il mondo. Qual è l’approccio alla musica all’estero? Ci sono delle differenze rispetto al lavoro fatto nel nostro paese?

E’ molto diverso, in Italia solitamente si va in studio nel pomeriggio, ci sono le sessioni dove i song-writer scrivono in solitaria poi ti presentano il pezzo.
Negli USA prima dell’ 1.00 non si entra mai in studio, si crea di notte.
In studio non vai mai da solo, ci sono sempre i song-writer, ci si ritrova in mezzo ad un grandissimo brainstorming, è molto bello e divertente.
Certo gli orari che si fanno sono completamente diversi a quelli a cui siamo abituati, infatti inizio a preferire
quello che si fa in Italia (ride n.d.r.)

A livello di sonorità questo nuovo disco ripercorre la linea tracciata da quello precedente.
C’è una cosa che, a mio parere, li lega ed è la Gioia. Quell’allegria che trasuda da ogni singolo pezzo.
 Una Gioia contagiosa! Volevo chiederti se era questo il tuo obiettivo.

Sono molto contenta che Tu l’abbia sentita, l’obiettivo era esattamente questo.
A tutti capitano giornate di m…., tu devi decidere se rimanere nella tua tristezza ascoltando canzoni “deprimenti” o rialzarti, prendere la vita con filosofia, e mettere la musica che ti carica, le canzoni che ti fanno venire voglia di spaccare il mondo.
Quando io ho una giornata storta metto canzoni “cariche” perché sono quelle che ti danno la forza di reagire, e pensare ad un domani migliore.
Questo è il messaggio che volevo dare, la positività è tutto, abbiamo tutti giornate No.
La mia voglio che sia musica per evadere!

Hai affrontato questo album con maggiore consapevolezza rispetto al precedente?

Purtroppo si, me la faccio sotto da questo punto di vista (ride n.d.r.), in Twerking Queen non avevo niente da perdere, non sapevo bene cosa aspettarmi.
Adesso sono più spaventata ma anche molto felice. Incrociamo le dita.

Quale pensi possa essere il tuo punto di arrivo nel mondo della musica?

Non vorrei sparare troppo in alto dicendo un Grammy, in realtà penso che i miei gol siano migliorarmi sempre di più ed arrivare ai miei traguardi.
Fare dei bei concerti strutturati, un bel forum, un Eurovision, un altro Sanremo, a piccoli passi per arrivare sempre al TOP.  Piccoli passi per poter vivere e godere ogni traguardo al meglio.

Mi stai dicendo che hai voglia di tornare sul palco dell’ariston…

Potrebbe essere, ho una canzone con la quale mi piacerebbe partecipare. Vedremo.