D.O.C Deluxe Edition – Zucchero

Da venerdì 11 Dicembre è disponibile “D.O.C Deluxe Edition”, il nuovo progetto di Zucchero Fornaciari in cui
si trovano tutti i brani che compongono l’album D.O.C con l’aggiunta di 6 nuove canzoni: “Succede”, “Facile”
e “Don’t cry Angelina” tra gli inediti, “Non illudermi così” e “Wichita Lineman” tra le cover e, concludendo in
bellezza con “September” un duetto che vede Sting al fianco del cantautore.
“Succede” è un pezzo che racconta la storia di un ragazzo che non ha mai avuto niente, “Un prete magro
non ce l’ho, la botte piena non lo so, ma volevo darti la luna…Io potevo darti la luna e potevo farti la luna”, un
rhythm and blues un po’ ironico che cela molti doppi sensi. Una riflessione su ciò che si vorrebbe avere e
non si ha.

“Facile”, esattamente come “Succede”, è un brano nato durante la scrittura del disco D.O.C. che è rimasto
incompiuto fino al primo lockdown. Il cantautore ha rielaborato sia il testo che gli arrangiamenti dando così
vita ad una simpatica diatriba tra due innamorati. Il brano parla di un uomo pentito che si scopre ancora
innamorato della sua donna ma che purtroppo si rivela ancora delusa e diffidente nei confronti
dell’innamorato. Un brano in cui oltre alla voce di Zucchero troviamo Chance, una cantante che viene dal
gospel dotata di uno swing e di un colore di voce da ricordare a Zucchero il timbro di una giovane Aretha
Franklin.
“Non illudermi così” è il singolo in cui Zucchero, assieme a Mimmo Cavallo, rivisita il brano “Don’t make
promises” riscrivendolo e rendendo il testo più attuale. Difatti, Zucchero concentra la sua attenzione sul
mondo social, affermandone la falsità “Tutti quei bacini ai colli, colli nè valli di bugie”, una frase del testo in
cui ritornano i famosi giochi di parole di Sugar. Spesso infatti, i baci esattamente come le emoticon dei
social, velano finzione. Lui, uomo di altri tempi, con i social ha ben poco da spartire, tanto che, a detta sua,
lui sta ai social come una cravatta sta ad un maiale. Si riconferma così la sua naturalezza e semplicità che,
in ogni album, nonostante sia sempre diverso da quello precedente, le origini e le radici del cantautore non
sono poi, così difficili da scovare.
“Wichita Lineman”, canzone scritta nel 1968 da Jimmy Webb e registrata per la prima volta dall’artista
country Glen Campbell, viene qui interpretata da Zucchero che decide di non stravolgerne il testo e di
cantarla in lingua originale, perché la storia attorno alla quale girano le parole del testo è bella così. Il
protagonista del brano è un addetto ai fili del telefono della contea di Wichita che, nonostante la distanza
dalla sua amata, riesce comunque a comunicarle quanto soffra la sua mancanza.
A seguire il singolo “Don’t cry Angelina”, un testo che nasce qualche anno fa (1989) e che verrà poi ripreso e
portato a termine dal cantautore tra il mese di giugno e di luglio 2020, prendendo ispirazione da una storia
realmente accaduta, raccontata nel libro “Angela”. La storia narra di una staffetta partigiana che durante la
seconda guerra mondiale si innamorò di un partigiano che partì per i monti per combattere, standole lontano
per un anno intero, ma al momento del suo ritorno, lei non c’era più. Difatti, il brano racconta una storia
drammatica e romantica, esattamente come quella descritta nel manoscritto.

Infine troviamo il brano “September”, scritto a quattro mani da Zucchero e Sting e missato dal 4 volte
vincitore di Grammy: Robert Orton. Il testo parla del periodo che noi tutti stiamo vivendo. È stato composto
nel mese di giugno e i due artisti si sono rivolti al mese di settembre con la speranza che arrivasse la pioggia
per poter purificare gli animi e lavare via tutte quelle macchie lasciate da un periodo così tanto ombroso
come quello degli ultimi mesi. Zucchero si augura inoltre che “settembre” possa finalmente raggiugere il
cammino di noi tutti.
“In questo periodo in cui esibirsi su un palco sembra impossibile, giusto ieri avrei dovuto terminare il mio tour
con 150 date, quello che più mi manca è avere un feedback dal pubblico che mi sta ascoltando. Lo vedi dai
loro occhi se cantando un brano è entrato nel loro cuore. Inoltre, se anche mi trovassi a cantare la stessa
canzone per la centomillesima volta, l’eccitazione del pubblico è in grado di darmi la carica portandomi a
cantarla con lo stesso entusiasmo che ho avuto nel cantarla per la prima volta. Il pubblico che scalpita sotto
al palco, per noi artisti, è essenziale”.
Zucchero confessa di essere geloso del suo disco in quanto gli 11 singoli che compongono l’album ”D.O.C.”
sono in grado di rispecchiare esattamente il suo stato d’animo attuale, si tratta di pensieri genuini e intimi, in
cui il cantautore cerca di rinnovarsi cercando, in contemporanea, di mantenere le sue radici ben ancorate nel

terreno, spera di esserci riuscito con l’album, consapevole della difficoltà che caratterizza la sfida che si è
autoimposto.