Ultimo incanta Milano

Va in archivio la prima data nella “Scala del calcio” di Ultimo,
il giovane cantautore romano incanta Milano nel modo che lo aggrada di più: a squarciagola, entrando dentro il cuore dei suoi fan.

La carriera dell’artista, più giovane a compiere un tour negli stadi, negli ultimi anni, ha subito un’impennata sfavillante, e nonostante la pandemia abbia posticipato la ricompensa, è finalmente arrivato il momento di “godere” dei frutti del duro lavoro. Un Sold-out non scontato, che certifica il legame fra il cantante e il suo pubblico. E pensare che le due date milanesi sono il recupero del 18 giugno 2020 e poi del 2 luglio 2021.

“Ragazzi, dovete essere ossessionati dalla vostra passione, qualunque sia”.
Questo il messaggio lanciato dal cantautore di San Basilio ai 70mila fan che ieri sera hanno riempito San Siro.

La gioia e la soddisfazione di Ultimo (nome d’arte di Niccolò Moriconi) di avercela finalmente fatta a calcare il prestigioso palco meneghino era palpabile. Ultimo ha accompagnato i presenti in un viaggio attraverso tutto il suo percorso musicale, davanti a lui circa 70mila anime di tutte le età che non hanno mai smesso di cantare.

La scenografia e gli effetti visivi sono quelli delle grandi occasioni con un palco alto oltre 30 metri e largo oltre 60, formato da due U, una verticale e una orizzontale che lo portava in mezzo al pubblico, una
full immersion totale di 2 ore e più quasi senza pause.
Si parte al pianoforte, per poi passare ad un sound pop rock e migliaia di luci dei cellulari ad ondeggiare sulle note di ‘Buongiorno alla vita’, brano del suo ultimo album “Solo” scritto in pandemia a ottobre 2021.

Oltre ai suoi più grandi successi il cantautore romano ha regalato al pubblico milanese un medley acustico, accompagnato da un “simbolico” calice di vino rosso.
Un brindisi con lo stadio intero prima di cantare “Il bambino che contava le stelle’, ‘L’eleganza delle stelle’, ‘Quella casa che avevamo in mente’ e la struggente ‘Peter Pan’.
Si torna al pop rock per ‘I tuoi particolari’ (con cui è arrivato secondo tra i big a Sanremo nel 2019) e Pianeti.

La chiusura, Ultimo l’ha affidata a Sogni appesi (“la canzone che fotografa la mia vita”, l’ha definita Ultimo), introdotta da una sua corsa sotto il palco, sfiorando le mani del suo pubblico e non è riuscito a trattenere la commozione.
 Infine l’urlo: “Abbiamo vinto noi!”.