Sanremo2024 – Le Pagelle dopo le prove generali.

Nel Teatro Ariston di Sanremo, ieri pomeriggio si sono svolte le prove generali del Festival. Le prime impressioni sui brani in gara nelle nostre pagelle.
Daremo uno sguardo rapido e dettagliato alle esibizioni, condividendo le nostre prime impressioni sulle canzoni che prenderanno parte alla kermesse musicale più attesa dell’anno.

Negramaro Ricominciamo tutto
“Ricominciamo tutto” è una canzone d’amore dai toni sanremesi, caratterizzata da un inizio delicato con piano e voce. Il crescendo elegante e potente, unito a una mescolanza di rock, pop ed elettronica, si fonde armoniosamente con la parte orchestrale, creando un’esperienza di ascolto avvincente. Non immediata ma destinata a crescere nell’apprezzamento ascolto dopo ascolto
Voto 6,5

Ricchi e Poveri Ma non tutta la vita
Allegria e voglia di ballare trasudano da ogni nota, con una cassa che batte in quattro tempi incalzanti. Due coppie di ballerini dominano la scena, ma è l’energia travolgente di Angelo e Angela a emergere. Il brano oscillante tra il marcatamente tradizionale e la ricerca di movimenti già visti su meme social. Sebbene tentino di evitare l’effetto troppo studiato, il risultato non convince del tutto. Tuttavia, la melodia accattivante rende impossibile resistere al richiamo del ritmo e delle parole.
Voto 7

Annalisa 
Sinceramente
Progettata per diventare un successo, ma è improbabile che lo raggiunga appieno. Pochi contenuti e molta enfasi sulla cassa. Pur essendo contemporaneo nel suo stile puro, fatica a rimanere impresso al primo ascolto. Le aspettative riguardo alla partecipazione di Annalisa erano elevate, e sebbene il brano sia molto valido, manca quel tocco scintillante che lo avrebbe reso indimenticabile.
Voto 6.5

Rose Villain Click Boom!
una canzone dai molteplici volti che si fondono in modo impeccabile. È una sorta di doppia faccia musicale, efficace ma non eccessivamente elaborata. Il risultato è un Frankenstein musicale convincente, dove Rose Villan dimostra una padronanza tecnica notevole, capace di sorprendere anche i più esperti. “Si puó fare!”
Voto 8

Diodato Ti muovi
La canzone tratta di un amore concluso che ha lasciato un segno indelebile, permeato dalla tipica malinconia che caratterizza le canzoni di Diodato. Antonio offre una performance vocale impeccabile, sebbene non raggiunga l’apice emozionale di “Fai Rumore”. La coreografia con i ballerini e le ballerine è incantevole. Il brano si sviluppa in un crescendo dinamico che culmina in un finale esplosivo. Pur mantenendosi sempre sotto controllo, non eccede mai nei toni, risultando sempre efficace. È una canzone dolce che avvolge l’ascoltatore con la sua melodia.
Voto 7.5

Mahmood Tuta gold
Colori vivaci del Mediterraneo e un ritmo coinvolgente caratterizzano la performance del vincitore del Festival per due volte. I ritmi evocano immagini di sabbia e dune, trasformando rapidamente il brano da un potenziale classico a una hit pronta per dominare le radio e i palchi più importanti. È quasi un ritorno alla magia di “Soldi”, ma con una produzione più matura e riflessiva.
Voto 7.5

BNKR44 Governo punk
Un brano che sfida la categorizzazione, fuori dagli schemi del target post-adolescenziale. Si colloca nel revival del new punk che ha riacquistato grande popolarità di recente. Sulla scena, i cinque artisti si esibiscono con coesione, saltando senza sosta, mantenendo un ritmo incessante.
Voto 6

Sangiovanni Finiscimi
Una canzone nata dalla fine di una relazione, dove l’artista si confronta con le proprie colpe. Tuttavia, il risultato abbastanza deludente e privo di rilievo. Un brano che dimostra che l’età non è un ostacolo che impedisce di approfondire temi più complessi. Si tratta di un passo indietro rispetto alle precedenti produzioni di Sangiovanni.
Voto 5.5

Clara Diamanti grezzi
Un testo che parla alla generazione attuale, accompagnato da una voce splendida e da una presenza scenica da BIG affermata. Clara canta con convinzione un brano che avrá certamente il suo spazio in radio. Pur seguendo uno schema classico, “Diamanti Grezzi” riesce a catturare l’attenzione fin dal primo ascolto, invitando al movimento spontaneo della testa. L’influenza tracciata da Mahmood rappresenta una forte tentazione per raggiungere il successo nella Cittá dei Fiori.
Voto 7

Alessandra Amoroso Fino a qui
La struttura della canzone è decisamente tradizionale. È sicuramente una candidata alla top 5. Alessandra dimostra di essere focalizzata sul suo obiettivo e al massimo della forma. Si tratta di una ballata classica sanremese, arricchita da una citazione da “L’odio” che sembra un po’ forzata. Non è particolarmente contemporanea, ma questo non sempre rappresenta un difetto.
Voto 7

Fred De Palma Il cielo non ci vuole
Il ritmo della cassa in quattro richiama le atmosfere dei dance anni Novanta. Nonostante la descrizione di una relazione tossica, mancano completamente i ritmi latini tipici di Fred. Tuttavia, la canzone invita comunque a ballare. Si avverte l’attesa di un’esplosione imminente, che purtroppo non si materializza mai.
Voto 6.5

Fiorella Mannoia Mariposa
Fiorella ci trasporta nell’America Latina con una cumbia messicana, un inno orgoglioso alla donna. È un’opera di eccezionale bravura artistica, che prevedibilmente si posizionerà ai vertici delle classifiche. I ritmi latini dipingono la donna nelle sue molteplici sfaccettature. Sebbene musicalmente non rappresenti una rivoluzione, l’attenzione è maggiormente rivolta al contenuto che alla forma esteriore.
Voto 7.5

Santi Francesi L’amore in bocca
Alessandro e Mario presentano il loro sound sul prestigioso palco dell’Ariston. La loro canzone è fresca, caratterizzata da un ritmo accattivante e una resa vocale impeccabile. Si distingue per la sua struttura ben definita, che unisce la potenza delle melodie vocali degli anni ’80 a un arrangiamento contemporaneo. Tuttavia, nel complesso, non riesce a colmare appieno le aspettative, non raggiungendo il pieno potenziale che potrebbe offrire.
Voto 6.5

The Kolors Un ragazzo una ragazza
Il ritornello di questa canzone è irresistibile, si insinua nella mente e non la lascia più. È impossibile rimanere seduti sulla sedia, invita al movimento e alla gioia. Dopo il successo di Italodisco, Stash e la sua band ci regalano un altro tormentone. Se avete voglia di festeggiare, questa è la canzone perfetta per voi. Le radio ringraziano!
Voto 8

Big Mama La rabbia non ti basta
Un tributo alla body positivity accompagnato da sonorità salsa. Marianna sfoggia una voce potente e magnetica, tuttavia, il brano, pur esibendo temi significativi con leggerezza, non riesce a lasciare un’impressione indelebile al primo ascolto, la mancanza di originalità nella struttura musicale rischia di offuscare il messaggio complessivo.
Voto 7

Renga e Nek Pazzo di te
Due voci così potenti come quelle di Renga e Nek sembrano essere sprecate in una canzone del genere. È un’occasione mancata. Un brano fin troppo semplice che vorrebbe cavalcare l’onda del tempo che fu. Sarà apprezzata dai fan fedeli, ma potrebbe incontrare meno favore presso il pubblico contemporaneo.
Voto 6

Emma Apnea
Un altro brano radiofonico che trasuda l’energia della discoteca. Emma si mostra pienamente coinvolta durante la sua esibizione, senza segni di affanno. Anche lei si avventura nell’arrangiamento elettro, incoraggiando il battito delle mani a tempo. Potrebbe conquistare l’ascoltatore e avere successo in radio. Resta da vedere quanto a lungo rimarrà in voga.
Voto 7.5

Irama Tu no
Una canzone commovente, caratterizzata da una complessità tecnica notevole. Intenso e avvolgente, questo brano notturno emana un’atmosfera internazionale. Con un chiaro richiamo allo stile di Ed Sheeran, il brano culmina in un crescendo epico, supportato splendidamente dall’orchestra. Se l’interpretazione durante la performance sarà all’altezza di quanto visto durante le prove, Filippo potrebbe senza dubbio ottenere qualche soddisfazione.
Voto 8

Angelina Mango La noia
Anche la vincitrice di Amici si lancia nella cumbia. E non è un caso: Angelina possiede un talento vocale indiscusso, confermandosi come la voce più brillante della nuova generazione. La sua cumbia dell’amore promette di conquistare il palco dell’Ariston e il cuore del pubblico a casa. Non c’è spazio per la noia in questa canzone; è un viaggio coinvolgente sin dal primo ascolto in sala e continuerà a far ballare anche quando sarà trasmessa in radio. La sua musica valorizza il contenuto, e questo è esattamente ciò che conta.
Voto 9

Geolier 
I p’ me, tu p’ te
Un mix urbano con sonorità dance, arricchito dalla lingua napoletana – una scelta che ha suscitato polemiche. Questo brano presenta più melodia rispetto alle aspettative, richiamando lo stile di Liberato: una combinazione riuscita tra tradizione e elettronica. Sembra nato con un target specifico in mente e probabilmente resterà confinato in quel contesto.
Voto 6

Maninni Spettacolare
Una canzone semplice che corre su un unico binario, il brano è fortemente ancorato allo spirito festivaliero. La sua natura così classica rischia un po’ di passare inosservata.
Voto 6

Ghali Casa mia
Il brano offre un’illusione di leggerezza, che si dissolve con un ascolto più attento: il testo rivela profondità, la melodia cattura l’attenzione e il ritmo invita a muoversi. È una vetrina perfetta per Ghali, che riesce a districarsi dai soliti temi festivalieri con una firma unica e senza fronzoli. Va dritto al punto con una chiarezza sorprendente.
Voto 7.5

Gazzelle Tutto qui
Il cantautore romano è la quota indie di questa edizione. La sua ballad ha ricevuto un applauso sonoro e convinto da parte di molti giornalisti presenti in sala stampa. Dimostra di sapersi adattare perfettamente al contesto del Festival senza perdere la sua essenza, offrendo una canzone che parla direttamente al suo pubblico tra disperazione e tenerezza.
Voto 7.5

Il Volo Capolavoro
L’afflato tenorile si attenua significativamente, mentre la canzone prende una svolta decisa verso il pop. Il risultato è un brano che evoca la tradizione dei musical americani. Potrebbe emergere con forza e raggiungere vette molto alte. L’orchestra e l’interpretazione del trio rappresentano un valore aggiunto indiscutibile.
Voto 8

Alfa Vai!
Un brano leggero e vivace, perfettamente adatto a un giovane come Alfa. Non è difficile cogliere un certo debito nei confronti dello stile di Ed Sheeran. La canzone è un vero e proprio inno all’ottimismo e alla gioia di vivere. Con una melodia incalzante e accattivante, tra fischietti e banjo, cerca di allontanarsi dalla comfort zone delle musiche virali dei social che hanno contribuito alla sua popolarità. È un invito a prendere il volo e a osare, a vivere la vita al massimo.
Voto 6

Dargen D’Amico Onda alta
Una ballata sull’emigrazione che si sviluppa su un ritmo incalzante della cassa in quattro. Accanto, otto voci maschili vestite elegantemente in smoking accompagnano il cantante. L’artista sembra riprendere l’approccio di “Dove si balla”, rischiando di ripetersi. Nonostante ciò, la canzone si fa apprezzare per il suo orecchiabile ritmo, anche se si riconosce che il tema trattato non è nuovo. È un brano che, pur mantenendo una certa familiarità, riesce comunque a catturare l’attenzione e a intrattenere.
Voto 6

La Sad Autodistruttivo
La canzone di Riccardo Zanotti dei Pinguini trasmette un’attitudine pop, che si discosta nettamente dall’immagine dei tre ragazzi milanesi. Sebbene abbiano cercato di adottare un’immagine costruita a tavolino, sia nell’estetica che nei suoni, sembrano voler rappresentare un mondo che non appartiene loro. Questo divario si nota fin da lontano. Il brano risulta anonimo, privo di una vera identità che possa distinguersi nel panorama musicale
Voto 6 (di incoraggiamento)

Il Tre Fragili
Un mix di rap e pop, un terreno già esplorato ma non del tutto originale. Tuttavia, va riconosciuto che è l’unico, insieme a Mr Rain, a portare veramente il rap in questa edizione di Sanremo. Le parole “Scusa se ti ho fatto male ma siamo fragili come la neve” rappresentano una confessione toccante che merita rispetto. Affrontare un tema così importante è un segno di coraggio, sperando che il messaggio riesca a raggiungere il grande pubblico. L’artista dimostra carattere e audacia nel non cercare la strada più facile per il suo debutto al Festival di Sanremo
Voto 6

Mr Rain Due altalene
Il brano inizia dolcemente al piano, con due altalene al centro a simboleggiare il vuoto lasciato da chi non c’è più. Il rap si intreccia con la melodia, creando un mix orecchiabile anche se non riesce a catturare la magia di “Supereroi”. Tuttavia, va riconosciuto il coraggio dell’artista nel portare il rap in un contesto come Sanremo, affrontando temi importanti con sincerità e audacia.
Voto 7

Loredana Bertè Pazza
Finalmente un tocco di rock con la super Loredana dai capelli azzurri. Il suo manifesto “Io sono pazza di me, mi sono odiata abbastanza. Non ho bisogno di chi mi perdona, lo faccio da me” rappresenta perfettamente chi ha raggiunto la pace interiore. Un applauso scrosciante per lei.
Voto 8.5