ErmalTRONIC Meta

Un Ermal diverso.
E’ questo il concetto che mi rimbalza in testa dopo il concerto di Ieri a Novara,
un Artista che senza paura decide di cambiare, di sperimentare una strada alternativa, in molti potranno storcere il naso ma credo che l’arte sia una delle libertà più belle e importanti che questa vite ci concede e ognuno di noi ha diritto di donarle le sfumature che preferisce.

Una svolta nelle scelte artistiche che era stata annunciata e che ha portato Ermal Meta a riporre in un cassetto l’anima del cantautore pop per svelare quel lato elettronico di cui solo ultimamente abbiamo scoperto l’esistenza.

Via dunque l’Ermal cantautore con chitarra sotto braccio, dentro la versione Electric, con bassi a tutto volume.
La data Piemontese inserita nell’ambito della rassegna “Stellare” che fa parte del programma dell’Estate Novarese 2022 è stata l’occasione per rivedere l’artista dal vivo dopo mesi e mesi di stop forzato.
“Mi siete mancati anche voi!” questo il saluto di Ermal al suo pubblico, il ragazzo della porta accanto racconta la sua storia, le sue emozioni con un tiro inaspettato che, in parte, sorprende la platea.
Brani riarrangiati ad arte, rivestiti per l’occasione, è così che perle come  «Non mi avete fatto niente» e «Vietato morire» acquistano un significato nuovo.
Il cantautore che noi tutti conosciamo non è scomparso e fa capolino con «Una cosa più grande», scritta a 4 mani con Giuliano Sangiorgi, e la melodica «Un milione di cose da dirti» dopo di che si ripiomba nel mood elettronico.

Un esperimento musicale interessante ma che alla lunga tende a togliere naturalezza e il sentimento a brani nati sotto un’altra stella, l’esempio lampante si ha in “Schegge” dove la sola chitarra acustica non basta a togliere quell’alone di artificio dettato da sintetizzatori e ritmi dubstep.

Del “vecchio” Ermal restano le qualità vocali, mai in discussione, e testi di alto livello, manca però quella forza intima con cui aveva conquistato il grande pubblico.
Lodevole la volontà di mettersi in gioco ed esplorare universi nuovi, universi che, almeno per il momento non appartengono al suo repertorio.

F.G.