Me ne frego

Sai che cosa penso,
Che non dovrei pensare,
Che se poi penso sono un animale
E se ti penso tu sei un’anima,
Ma forse è questo temporale
Che mi porta da te,
E lo so non dovrei farmi trovare
Senza un ombrello anche se
Ho capito che
Per quanto io fugga
Torno sempre a te
Che fai rumore qui,
E non lo so se mi fa bene,
Se il tuo rumore mi conviene,
Ma fai rumore sì,
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale
Tra me e te.
E me ne vado in giro senza parlare,
Senza un posto a cui arrivare,
Consumo le mie scarpe
E forse le mie scarpe
Sanno bene dove andare,
Che mi ritrovo negli stessi posti,
Proprio quei posti che dovevo evitare,
E faccio finta di non ricordare,
E faccio finta di dimenticare,
Ma capisco che,
Per quanto io fugga,
Torno sempre a te
Che fai rumore qui,
E non lo so se mi fa bene,
Se il tuo rumore mi conviene,
Ma fai rumore sì,
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale tra me e te.
Ma fai rumore sì,
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale,
E non ne voglio fare a meno oramai
Di quel bellissimo rumore che fai.

A. Diodato - E. Roberts

Diodato

Antonio Diodato nasce il 30 agosto del 1981 ad Aosta ma cresce a Taranto. Trasferitosi a Stoccolma, prende parte a una compilation lounge e interpreta la canzone “Libiri” (storpiata dai produttori svedesi, visto che il suo titolo avrebbe dovuto essere “Liberi”) insieme con i dj locali Steve Angello e Sebastian Ingrosso, che successivamente daranno vita agli Swedish House Mafia.
Dopo essere tornato in Italia, Antonio Diodato si laurea a Roma, al Dams. Nel 2007 autoproduce un EP che presenta al Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza, e nel 2010 registra il singolo “Ancora un brivido”.
Grazie a Daniele Tortora, produttore di Niccolò Fabi, ha l’opportunità di incidere l’album “E forse sono pazzo” – che esce nel 2013 – mentre il video del brano “Ubriaco” viene selezionato da MTV Generation. Dopo essersi esibito in occasione del concerto del Primo Maggio di Taranto, Diodato contribuisce alla realizzazione della colonna sonora del film di Daniele Luchetti “Anni felici”, interpretando il brano di Fabrizio De André “Amore che vieni, amore che vai”.
Nel febbraio del 2014 è uno dei concorrenti, tra le Nuove Proposte, del “Festival di Sanremo”, dove si esibisce con il pezzo “Babilonia” e arriva al secondo posto, superato solo da Rocco Hunt.
Si accontenta del premio della giuria di qualità e della riedizione di “E forse sono pazzo”.
Dopo aver preso parte a numerose puntate di “Che tempo che fa”, trasmissione presentata su Raitre da Fabio Fazio in cui canta dal vivo in vari luoghi d’Italia, nel dicembre del 2013 ottiene il premio Deezer al Medimex di Bari in qualità di migliore artista dell’anno.
Nel giugno del 2014 Diodato è primo classificato nella categoria Best New Generation all’MTV Italia Award, dove propone il singolo “Se solo avessi un altro”. A settembre si vede assegnare il Premio De André per la migliore reinterpretazione di un brano del cantautore ligure.
Poco dopo pubblica “A ritrovar bellezza”, il suo secondo lavoro discografico, che è anticipato dal singolo “Eternità” e che contiene cover degli anni Sessanta, tra cui – oltre a “Eternità” – “Piove”, di Domenico Modugno.
Successivamente viene pubblicato “Mi si scioglie la bocca”, singolo che anticipa il disco “Cosa siamo diventati”, pubblicato il 27 gennaio del 2017 per Carosello Records.
Il 15 dicembre dello stesso anno, durante la trasmissione di Raiuno “Sarà Sanremo”, viene reso noto che Diodato sarà uno dei concorrenti del Festival di Sanremo 2018, accompagnato da Roy Paci.
Alla fine del 2019, viene resa nota la sua partecipazione a Sanremo 2020: la canzone in gara di Diodato si intitola “Fai rumore”.