Alma: la vera essenza di Gaia

“ALMA” si compone di 15 tracce dove c’è tutto il tropicalismo di Gaia, il suo pop contempora-
neo, la sua freschezza e la sua libertà di scelta nell’utilizzare l’italiano e il portoghese nello
stesso modo, nella scrittura, nelle parole, nel canto.

“Più che una scelta è stata una esigenza, l’italiano è arrivato dove la lingua brasiliana finiva
e viceversa, alla fine mi sono accorta che in Alma ci sono io, senza generi, senza etichetta,
lì c’è Gaia, nel bene e nel male ci sono io”

L’italiano è stato scelto per i brani più spontanei mentre il portoghese è stato utilizzato per le
tracce che viaggiano sui temi più profondi, introspettivi e più intimi. Su alcune canzoni le
lingue si intrecciano e viaggiano alla stessa lunghezza d’onda.

L’uscita di ALMA anticipa il concerto di Gaia in programma il prossimo 21 novembre al Corona
Capital 2021, uno tra gli eventi live più importanti del panorama sudamericano internazionale
che si terrà a Città del Messico e che solo quest’anno nella line up avrà i Tame Impala, Disclo-
sure, The Kooks, Twenty One Pilots e molti altri artisti di fama mondiale.

Un sogno che si realizza per la cantautrice italo-brasiliana che la scorsa estate è stata in tour
live per la prima volta in Italia con il “Finalmente in tour”, un viaggio di 13 tappe conclusosi a
Milano al “MI MANCHI, ANCORA”, dove Gaia ha presentato in anteprima alcune estratti del
nuovo album con un’exclusive album preview.

Gaia canta di viaggi interiori, esplorazioni del proprio universo e delle proprie anime, di
esperienze vissute, flussi emozionali e percorsi della mente attraverso i vari pattern
emotivi, di gioie, dolori, fallimenti e traguardi, mostrando la ricerca che è stata fatta

nel processo di creazione di un album che per lei rappresenta il qui e ora. Il nuovo pro-
getto discografico è interamente curato e scritto da Gaia insieme ad alcuni dei produt-
tori più influenti della scena musicale attuale, come Simon Says, Orang3 e Mr Monkey.

ALMA diventa per Gaia uno specchio oltre la sua immagine pubblica, è il tempo cercato per
ascoltarsi nelle proprie imperfezioni e negli stessi punti di forza. È un viaggio a ritroso
nella storia di una famiglia cresciuta tra due mondi in cui la cantautrice si presenta senza
costruzioni e sovrastrutture, fondendo gli ascolti genitoriali di Jorge Ben Jor, Caetano
Veloso, Vasco, Nina Simone, Kaytranada, Tame Impala e Marisa Monte. I brani contenuti
nell’album non seguono logiche, sono tanto istintivi nella fase di ideazione quanto curati
nella fase di produzione, rendendo così il disco essenziale nei contenuti e allo stesso
tempo sperimentale nei sound.

Nel nuovo album sono diversi i temi affrontati da Gaia. C’è una natura invadente e prepon-
derante come la natura brasiliana, ci sono le donne, le nonne, le madri, le figlie, le radici

matriarcali della sua famiglia che l’ha cresciuta “senza mai fare un passo indietro, laddo-
ve la paura non deve esistere”. Non c’è genere in ALMA come non c’è genere in Gaia e

l’inclusione diventa rima, nota, voce oltre le etichette e le categorie imposte.

Il viaggio parte dalla title track “ALMA”, brano in cui la moltitudine di sfaccetta-
ture chiuse nell’universo interiore dell’anima di Gaia incontra il conseguente

desiderio di libertà nel mostrarle tutte nella loro verità. È un mantra che la can-
tautrice si è ripetuta per uscire da un flusso di negatività ed entrare in uno posi-
tivo e che poi è diventato la canzone di apertura dell’album. A seguire troviamo

“BANDIERA” che porta con sé le vibrazioni e le energie positive di chi vuole

alleggerire la mente allontanando la negatività affinché non condizioni i pen-
sieri in modo sbagliato. Il tema della positività è presente anche in “FITA DO

BONFIM”, brano dichiarazione d’amore dedicato all’incontro con la propria
anima gemella. La “fita do bonfim” corrisponde a un laccetto con dei piccoli
nodi che rappresentano dei desideri espressi, che saranno esauditi solo quando
i nodi si scioglieranno. Il brano è un invito ad agire attivamente nei confronti

della propria sorte e non lasciare che il destino faccia tutto da sé. Segue l’ulti-
mo singolo estratto dal disco, “NUVOLE DI ZANZARE”, un inno alla sensazione di

libertà che scorre nelle vene della giovinezza e che combatte la frenesia di tutti
i giorni della vita adulta, il cui sound ricorda il sapore della fine dell’estate e la

nostalgia che i ricordi portano con sé, atmosfera che si coglie anche nel video-
clip. “GINGA” (feat. Francesca Michielin e Margherita Vicario) e “MARINA” (feat.

Gemitaiz) innalzano il tema dell’empowerment femminile, esaltando la figura
della donna: la prima coinvolge due artiste che condividono, ognuna a suo
modo, la stessa sincerità artistica di Gaia andando a formare una triade perfetta
e introducendo il tema della natura come fonte di vita ed elemento che crea una
connessione tra tutte le persone; nella seconda invece collabora un artista che
incarna una figura rara, l’uomo femminista, che non teme di rendere la donna
protagonista e di innalzarla nella sua totalità, per la sua forza e sicurezza.

A seguire troviamo una dolce e sincera canzone d’amore, “OCCHI & JEANS”, dedica
romantica scritta durante il primo lockdown e che rimanda al ricordo preciso di
quel nido d’amore vissuto con la massima intensità in ogni suo angolo, molto
diversa dal brano che segue, divertente, grintoso e sensuale nato jammando

insieme a J Lord, “LOUCA”. Il tema della sensualità è ripreso anche in “POMERIG-
GIO”, racconto del lato carnale di una relazione vissuta nei pomeriggi senza impe-
gni e responsabilità, quando c’è il tempo per fare l’amore e per godersi ogni

attimo con ogni fibra del proprio corpo. Il primo singolo internazionale di Gaia
“BOCA” (feat. Sean Paul & Childsplay), brano che accompagna alla spensieratezza
e alla voglia di lasciarsi andare, ha ricevuto la certificazione Oro così come il
brano che segue, “CUORE AMARO” che, portato dalla cantautrice al Festival di

Sanremo 2021, è il racconto autobiografico del percorso di Gaia tra traguardi, con-
quiste ed errori, quelli benedetti ogni giorno perché la aiutano a crescere. La

tracklist continua con “SALINA” che affronta il tema del ritorno alle origini e

dell’amore familiare come rifugio e porto sicuro, mostrando l’attaccamento a en-
trambe le matrici culturali di Gaia, che porta nel cuore sia il Brasile che “i campi

di grano” del mantovano. Un altro interessante featuring è quello in “IO E TE (DE
LEVE)”, brano scritto in collaborazione con i Selton, band che condivide con Gaia
le origini italo-brasiliane e con cui ha anche prodotto il pezzo che più si avvicina
alle influenze culturali sudamericane, rappresentando una vera e propria samba
in lingua italiana con degli estratti in portoghese. Il disco, in cui è presente
dall’inizio alla fine il dualismo linguistico e culturale che caratterizza l’esistenza

artistica della cantautrice, si conclude con due canzoni scritte in portoghese bra-
siliano: “PARANUÈ” (feat. Tedua), in cui i ritmi tribali si fondono alle influenze un-
derground dell’artista in un pezzo che celebra una storia d’amore con un’ulteriore

sfumatura culturale che ricorda l’Africa, e “SEM TU”, con cui si chiude il viaggio
di crescita ed evoluzione artistica iniziato con “Nuova Genesi”, raccontando la
sofferenza e allo stesso tempo la liberazione da tutti quei demoni interiori che
causano dolore.