16 Marzo – Achille Lauro

Con Achille Lauro le sorprese non finiscono mai, 16 marzo, il nuovo singolo arriva come un fulmine in una giornata serena.
La storia del brano segue la realtà che stiamo vivendo in questo delicato periodo, al momento del lockdown l’artista aveva appena iniziato a lavorare al pezzo in un Airbnb; un isolamento forzato, superato dalla tecnologia che ha permesso di collaborare con musicisti sparsi per il mondo.
La genesi del pezzo è stata affidata ad Instragram, che ha ospitato il “diario di bordo” dell’intera lavorazione, una sorta di trailer che ha alimentato la curiosità di fan e non.

16 marzo come il giorno in cui gliel’ho dedicata. Come il mese dei nuovi amori. Quel mese in cui ogni donna torna da chi non la starà cercando più. Come me”.

Ora che il pezzo è uscito possiamo ascoltarlo per quello che è, una ballata d’autore pop-rock classica, che per alcuni aspetti può ricordare “C’est la vie”.

16 Marzo propone un Lauro mai così convincente dal punto di vista melodico, una produzione semplice ma assolutamente efficace che rispolvera sonorità tipiche dagli anni 90/2000, un pezzo molto radiofonico che sembra fatto apposta per essere cantato a squarciagola sotto un palco.

In un brano, che può sembrare tradizionale e già sentito, l’interpretazione vocale dell’artista è il vero valore aggiunto, un canto vero a tratti arrogante, in grado di coinvolgere l’ascoltatore a 360.

Pensavo di conoscere Achille Lauro e invece…. “Ci son cascato di nuovo”.

F.G.

«Che ne sai, non ti hanno mai detto di no
Tu non hai mai pianto e non sai che cosa sono e non si può
Te ne freghi tanto»

Achille Lauro